ANALISI DELLA SITUAZIONE

LE NTD E NOI

PROGETTO GENERALE

ESPERIENZE E RISULTATI

LA LETTO-SCRITTURA

LA VIDEOSCRITTURA

SCUOLE CONSORZIATE

RISORSE E ATTREZZATURE 

 RISULTATI RISCONTRATI (ANNI 1998-99 E 1999/2000)

 La ricerca - azione dell'anno 1999/2000 ha confermato molti dati emersi già nel primo anno: la multimedialità costituisce una grande risorsa se introdotta con opportune strategie, porta senz’altro al miglioramento della qualità della scuola e costituisce un linguaggio che fa parte dei nostri tempi, di cui la scuola deve tener conto sia per le possibilità che offre all’apprendimento, sia perché è il linguaggio ormai più consono alle nuove generazioni e la scuola può operare per un uso positivo di esso. Continuare il progetto, come si è detto, costituisce anche una buona garanzia per mantenere e incrementare una buona continuità orizzontale, per i motivi di cui sopra oltre che per fornire una risposta alle richieste dei bambini. La sua prosecuzione quest’anno, inoltre, può favorire una ricerca-azione rivolta anche alla costruzione di un possibile curricolo in verticale sull’introduzione delle NTD (nell’ambito del testo narrativo). Tale iniziativa interesserà la sezione dei quattro anni di Conce-Arcevia e la classe della scuola elementare di Arcevia, la classe seconda sempre di Arcevia, classe che quest’anno ha utilizzato le competenze e le conoscenze già acquisite in campo multimediale nella nostra scuola, in quanto era la sezione dei cinque anni partecipante a Retemar lo scorso anno, e che ha sostituito il libro di testo con la costruzione attiva di un libro-diario multimediale . Gli insegnanti coinvolti sono i docenti che si stanno occupando e quelli che poi si occuperanno delle classi che prenderanno parte alla ricerca-azione. La realizzazione del progetto è stata senz’altro più praticabile nelle scuole con numero ridotto di bambini, in sezioni numerose  si è presentata di più difficile attuazione: è facile intuire che di fronte ad un monitor possono stare solo quattro bambini e che ogni bambino desidera oltre che interagire con i compagni interagire direttamente col mezzo. Aumentando il numero di b., diminuisce il tempo di fruizione delle esperienze multimediali e ciò può condizionare pesantemente il raggiungimento degli obiettivi presentati nel progetto.Altro condizionamento al pieno raggiungimento degli obiettivi  perseguiti   è  stato il diverso grado di preparazione didattico-tecnologica di noi insegnanti e per questa variabile abbiamo ideato una linea di intervento concordata con i soggetti coinvolti, ma di questo tratteremo nella parte relativa alla metodologia.

Le esperienze telematiche compiute hanno messo in evidenza che:

  • Con bambini molto piccoli occorre creare un contesto particolare per rendere interpretabili e piacevoli gli incontri a distanza;

  • La comunicazione, per essere efficace e gestibile, richiede puntualità nella ricezione e nell’invio delle informazioni e l’impegno da parte delle docenti a rendere partecipi i bambini dei messaggi degli altri.

  • È indispensabile riuscire a costituire spesso minigruppi perché la consapevolezza di ciò che si impara e di come lo si impara aumenta il coinvolgimento e di conseguenza la partecipazione attiva dei bambini e i bambini possono realmente partecipare se, all’interno di un gruppo costituito da pochi, essi possono discutere, fare confronti, ricercare ipotesi, confutarle. In queste situazioni ottimali possono entrare le espressioni dei sentimenti e il rispetto dei tempi di ognuno. Inevitabile quindi ricorrere il più possibile alla formazione di microgruppi per realizzare quanto detto finora. Il nostro progetto, inoltre, imperniato sulla produzione e sulla comprensione di "messaggi" tra bambini rende indispensabile la formazione di microgruppi non solo nel laboratorio, ma anche nel momento in cui faremo circolare le notizie ricevute dai bambini delle altre scuole e in quelli in cui raccoglieremo opinioni e notizie che si intendono inviare agli altri.

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